IMPIANTI ENERGIA SOLARE

COLLETTORI PIANI AD ACQUA

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La manutenzione

Negli impianti solari a circolazione forzata è necessario affidare la manutenzione ad imprese qualificate.
La pompa e la centralina elettronica che regola il flusso del liquido nel circuito primario devono essere sempre efficienti. Il blocco della circolazione del liquido può provocare l’ebollizione del liquido primario con danni al pannello solare, dovuti a deformazione termica.
In caso di guasto alla centralina o di blocco della pompa del liquido, occorre coprire le superfici solari e chiamare il tecnico. Anche in caso di prolungate assenze, è consigliabile coprire i pannelli.
Gli impianti solari a circolazione naturale sono meno soggetti a malfunzionamenti e, quindi, la manutenzione è quasi inesistente. Servono invece periodici controlli, che possono essere fatti direttamente dal proprietario, per verificare il corretto funzionamento dell’impianto.
Infatti il circuito primario di un sistema solare, pur essendo sigillato, è soggetto a perdite accidentali (difetti di caricamento, sfiati per sovrapressioni, allentamento dei giunti in ragione del gelo o del surriscaldamento, ecc.). In questo caso occorre rabboccare il liquido con miscela antigelo.
La circolazione naturale, pur essendo molto affidabile richiede la assenza di ostacoli. Se il liquido del circuito primario dovesse diminuire per evaporazione, ad esempio dopo un lungo periodo di non utilizzo dell’acqua calda (ferie estive), si può formare una bolla d’aria che ostruisce il circuito. In questo caso è necessario intervenire, direttamente o chiamando un tecnico, per eliminare l’ostacolo alla circolazione del liquido.
La rottura accidentale del vetro del pannello è un evento che può determinare un rapido deterioramento dell’apparecchiatura solare.
Nel caso si dovesse rompere un vetro, occorre subito proteggere il pannello dalla pioggia con un telo trasparente. La pioggia provoca un rapido e grave danneggiamento del pannello.
Nel caso non si riesca a reperire un nuovo vetro uguale a quello preesistente è sufficiente equipaggiare il pannello con un vetro float da 3-4 mm, avendo cura di non serrarlo troppo nella cornice per non incorrere in rotture dovute a dilatazione termica. All’occorrenza si può inserire del mastice siliconico per conseguire una tenuta soddisfacente dell’acqua piovana.

Consigli pratici di manutenzione

  • in caso di perdite accidentali rabboccare il liquido del circuito primario con una miscela di antigelo diluito
  • durante prolungate assenze coprire i pannelli per proteggerli dai raggi solari
  • ispezionare i pannelli solari dopo lunghe assenze
  • cambiare totalmente il liquido antigelo dopo 5 anni
  • pulire dalla polvere le superfici solari una volta all’anno
  • evitare che si formi la condensa all’interno dei pannelli facendo eventualmente praticare dei piccoli fori nella parte superiore ed inferiore del pannello
  • verificare l’anodo al magnesio del serbatoio ogni 3 anni
  • in caso di rottura accidentale del vetro del pannello occorre subito proteggere il pannello dalla pioggia con un telo trasparente



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