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Cogenerazione e DPR 412: interventi di energy-saving
Nicola De Nardi

Nel corso dei secoli l'evoluzione del pensiero ed il progresso scientifico-tecnologico hanno migliorato di molto la qualità della vita, ma la saggezza dell'uomo moderno è certamente posta in discussione se si riflette per un attimo allo spreco di energia che si verifica ogni giorno sul nostro pianeta.
Nelle centrali termoelettriche l'energia primaria del combustibile viene utilizzata soltanto al 3840% per produrre energia elettrica, mentre la restante parte del 62-60% quasi sempre si perde e non viene recuperata. Così la potenziale energia termica contenuta nei rifiuti solidi urbani quasi sempre non viene utilizzata in alcun modo. Gli esempi di questi sprechi sono molteplici ed un modo di risparmiare energia è quello di aumentare i rendimenti, riutilizzando le 8randi quantità di energia, che vengono invece inutilmente scaricate.
La cogenerazione e il DPR 412/3. La cogenerazione è una tecnologia che consente di ottenere questo risultato di simbiosi di più processi con macchine "ad energia totale", che producono simultaneamente energia elettrica ed energia termica da un'unica sorgente di energia primaria.
Confrontando la produzione separata di energia termica ed energia elettrica con impianti convenzionali e la produzione combinata con gruppi di cogenerazione, si ha mediamente un risparmio del 44% di energia primaria di combustibile. Nello stesso tempo viene salvaguardato l'aspetto ecologico sia perché le emissioni inquinanti sono ridotte notevolmente, sia perché in alcuni gruppi di cogenerazione esistenti sul mercato viene utilizzato come combustibile il gas tratto da biomasse.
Il D.P.R. 412 del 26108/93, al punto E3 dell'allegato D (comma 1 8 dell'art. 5), prescrive al progettista di valutare l'utilizzo della cogenerazione. Vale certamente la pena di effettuare un'analisi di fattibilità perché il recupero degli extracosti dell'impianto di cogenerazione rispetto ad un impianto convenzionale è, mediamente, inferiore al tempo di pay-back prescritto dall'art. 5 comma 16 del D.P.R 412, perché la tecnologia cogenerativa disponibile sul mercato è ormai in fase molto avanzata e sicura.
Il Flow-chart progettuale si può sintetizzare in tre fasi, strettamente collegate:
I) Normativa tecnico-legislativa.
II) Diagnosi energetica.
III) Studio di fattibilità e progettazione dell'intervento.

1) Normativa tecnico-legislativa
Viene elencata in ordine cronologico la normativa cui far riferimento nel percorso progettuale e nella fase degli adempimenti legislativi:
Decreto del 20/07/1939 - Norme per strutture ospedaliere
- D.P.R 27/04/1955 n. 547.
- Circolare del Ministero dell'interno n. 31 del 1978 che riguarda norme di sicurezza per impianti di autoproduzione.
- Legge 406 del 1980 sulla prevenzione incendi nelle attività alberghiere.
- C.M.I. N° 835114122 del 1982 sulla normativa antincendio nelle attività ospedaliere.
- Norme CEI 34-22 del 1983: parte IIa. - Legge N° 818 del 07/12/1984 e normativa seguente.
- Norme CEI 11-20 del 4 sugli impianti di autoproduzione fino a 3000 kW.
Norme CEI 64-8 del 1987 variante V5 del 91.
- Norme CEI 64-50 del sugli impianti elettrici nell'edilizia residenziale.
- Schede d'impiantistica elenchi CEI gruppo 2 per le applicazioni terziarie.
- Legge N° 46 del 1990 e D. F 447192.
- C.M.I 13148/4188 sull'installazione dei gruppi cogenerazione.
- Norme CEI 64-2 e 64-4 1990.
- Legge 9/91 (artt.20 e 22) Legge 10/91 (artt. l-8-9-10-13)
- Decreto M.I.C.A. 15/02/1c (direttive alle Regioni per i contributi della legge 10).
- Decreto M.I.C.A. 15/02/19.
- Circolare M.I.C.A. 21 9/F 02/03/1992.
- Delibera C. I. P. del 29/ 1992.
- D.P.R. 412 del 26/08/1993; decreto M.I.C.A. del 13/12/1993 - Circolare M.I.C.A. del 23, 1993.

II) Diagnosi energetica.
La diagnosi energetica si concretizza nell'individuazione degli sprechi di energia termica o elettrica e della terapia costituita da specifici interventi di energy-saving.
La diagnosi andrà fatta sulla base di un'accurata analisi dei dati raccolti a tavolino, ma soprattutto rilevati da un sopralluogo tecnico sul posto, effettuato sui due percorsi reali dei flussi energetici termico ed elettrico dal punto di produzione (o di alimentazione) al punto di utilizzazione.
Per l'energia elettrica si potrebbero così individuare sprechi di energia per contratti di fornitura inadeguati insufficiente rifasamento, sovradimensionamento di trasformatori e di utilizzatori nel funzionamento attuale, impianti elettrici ed utilizzatori non più adeguati alle moderne tecnologie di energy-saving ecc.. Per l'energia termica si potrebbero individuare cause di spreco in contratti di fornitura e/o combustibili inadeguati, coibentazione termica insufficiente, sovradimensionamento dei generatori di calore e degli utilizzatori, generatori di calore ed utilizzatori obsoleti e/o con rendimenti troppo bassi, manutenzione inadeguata, recuperi di calore non effettuati, ecc..
Eventuali processi di lavorazione esistenti vanno rivisti ed adeguati alle moderne tecnologie di energy-saving.

Raccolta dei dati
E' indispensabile rilevare i seguenti dati con la fattiva collaborazione del responsabile tecnico della committenza.

Energia elettrica
- Schema elettrico dell'impianto con i valori delle potenze utilizzate e del tempo di utili7zo giornaliero nell'arco di un mese e per un periodo annuo.
- Contratto di fornitura ENEL, prezzo del kWh, valore del sovrapprezzo termico, delle imposte e del corrispettivo di potenza.
- Dati Enel delle misure mensili per il periodo di uno/due anni: potenza attiva massima energia attiva - energia reattiva, fattore di potenza.
- Analisi ed individuazione dei periodi temporali di funzionamento dei carichi elettrici nell'arco del mese e per un periodo annuo. Tali dati vanno collegati con i dati elettrici del punto precedente, anche tramite una tabella che consenta poi di ricavare i diagrammi del carico elettrico giornaliero, mensile e annuale (potenza elettrica in funzione del tempo). Volendo procedere in maniera sperimentale con risultati più esatti, riscontrati direttamente sull'impianto, è possibile utilizzare un'attrezzatura abbastanza diffusa sul mercato: analizzatore di energia a microprocessore, che può essere inserito direttamente e stabilmente sull'impianto per RI}evare automaticamente il diagramma temporale del carico elettrico ed altre grandezze.

Energia termica
- Contratto di fornitura del metano, già esistente o da effettuare, con i valori del costo a Nm 3 e dei costi accessori.
- Consumi e costi mensi!i di combustibile (metano o altro combustibile) per il periodo di un anno.
- Schema dell'impianto termico esistente con i dati di targa delle caldaie, lo sviluppo della rete termica, i valori delle potenze termiche degli utilizzatori e del tempo di utilizzo giornaliero, nell'arco mensile e per un periodo annuo.
- Rilievo del diagramma di carico termico giornaliero, mensile ed annuale (potenza termica in funzione del tempo).

Individuazione degli interventi
Da uno studio analitico dei dati rilevati e descritti in precedenza, s'individuano gli sprechi d'energia elettrica e termica ed i tipi d'intervento più semplici ed economici per risparmiare energia, come quelli già elencati all'inizio.
Soltanto dopo queste verifiche è corretto prendere in considerazione l'intervento cogenerativo.

III) Studio di fattibilita' e progettazione dell'intervento
Scopo dello studio di fattibilità è quello di dimostrare la convenien7a dell'installazione del gruppo di cogenerazione secondo i criteri dell'art. 5, comma 16 del D.P.R 412/93.
I requisiti generali necessari per tale convenienza, già esistono per gli ospedali, cliniche e case di cura indicati nell'allegato D al comma 18 e cioè:
- adeguata domanda di energia elettrica;
- adeguata domanda di calore a bassa temperatura;
- numero elevato di ore di contemporaneità della richiesta di energia termica ed elettrica.

Dimensionamento e scelta dei gruppo di cogenerazione.
Il dimensionamento più conveniente dal punto di vista economico attribuisce al gruppo di cogenerazione il compito di erogare una potenza elettrica PE pari alla base del diagramma di carico elettrico, e quindi almeno pari al 20% in più della potenza elettrica minima richiesta dall'utenza nei vari periodi dell'anno, mentre la rete ENEL erogherà il surplus del fabbisogno elettrico. Per il settore considerato (ospedali, cliniche, case di cura) esistono sul mercato motori primi a gas metano a ciclo otto (tra 100 kW e 2000 kW), oppure motori DIESEL per le zone sprovviste di gas metano.
In base alla potenza elettrica PE prima individuata ed al tipo di combustibile, si sceglie il gruppo di cogenerazione tra i modelli esistenti sul mercato.
La potenza termica erogata in uscita dal gruppo è pari a: PT= ITPE dove IT è l'indice termico che varia, ad esempio, tra 1,2 e 1,8 per i motori a gas metano, valori specificati dalla Ditta costruttrice anche per gli altri modelli & gruppi cogenerativi.
Poiché il dimensionamento più conveniente del gruppo prevede che la potenza termica cogenerata venga tutta utilizzata, è bene verificare dai dati raccolti in sede di diagnosi che la potenza termica PTG del gruppo sia inferiore o uguale alla potenza termica PTU richiesta dall'utenza.
Individuato il modello disponibile sul mercato si può risalire a tutti i dati necessari per lo studio di fattibilità, poiché la ditta costruttrice li fornisce in dettaglio, ad esempio: la potenza termica introdotta, il consumo orario di combustibile, la potenza termica ed elettrica in uscita, il rendimento dell'alternatore, la velocità e coppia al I 'asse del motore primo, i m3/ora di acqua calda prodotta a 70/80°C, ecc..
Le ore di contemporaneità annue e quindi il periodo di erogazione simultanea di energia termica ed energia elettrica si ricavano dai dati rilevati in sede di diagnosi.
Il contratto di fornitura ENEL ed eventualmente il contratto SNAM, ove esista, devono essere ridimensionati, poiché il gruppo di cogenerazione fornisce una data potenza elettrica PEG ed una data potenza termica PTG.

Studio di fattibilità
Avendo a disposizione i dati necessari, si può effettuare ora lo studio di fattibilità secondo un diagramma di flusso, le cui fasi sono di seguito specificate.
1. Calcolo del costo annuo dei kWh prelevati dalla rete ENEL e da gruppi elettrogeni, in assenza di cogenerazione: C . A . kWh . s . c 2. Calcolo del costo annuo, dei kWh in presenza di cogenerazione prelevati dalla rete ENEL, compreso il costo aggiuntivo del contratto di soccorso ENEL per i guasti accidentali ed i periodi di manutenzione programmata: C . A . kWh . c . c
3. Calcolo del costo aggiuntivo annuo per il consumo di combustibile del gruppo di cogenerazione, C . A . A . C, tenendo conto nel calcolo delle seguenti detrazioni:
- defiscalizzazione per i kWh autoprodotti (solo per il metano );
- costo del combustibile risparmiato ed equivalente all'energia termica prodotta dal gruppo;
- agevolazioni tariffarie per il costo del metano, espresse in riferimento ai kWh autoprodotti. 4. Calcolo del costo annuo di manutenzione del gruppo, C,A. M.G . .
5. Calcolo del costo annuo d'imposta U.T.I.F. per i kWh autoprodotti. Per lo studio di fattibilità per impianti a metano la SNAM è disponibile a concedere un contributo fino ad un massimo del 50%, qualora l'impianto venga realizzato. Inoltre la SNAM offre un servizio di consulenza per l'assistenza:
- nell'istruttoria delle pratiche per l'ottenimento dei contributi previsti dalla legge n° 10/91 e dalla legge 64/86, che sono cumulabili con altre incentivazioni a carico del bilancio dello Stato fino al 75% dell'investimento complessivo;
- nell'individuazione dei finanziamenti più idonei (Banca Europea per gli investimenti che eroga prestiti a tasso agevolato fino ad un massimo del 50% per 7-12 anni, mutui bancari, ecc.).

Convenienza economica dell'investimento.
Per valutare la convenienza economica si calcola il PAY-BACK PERIOD ed il V.A.N., utilizzando i dati precedenti;
PAY BACK PERIOD = costo d'investimento/beneficio netto annuo
Il costo dell'investimento è il costo del gruppo di cogenerazione "chiavi in mano". Il beneficio netto annuo si ricava dalla formula:
BN .A= CAkWhsc -CAkWhcc-CA.A.C.-CAMCC,UTIF+-RAkWhA
ove RAkWhA. è il ricavato annuo per i kWh autoprodotti in eccesso e venduti all' ENEL e C. =UTIF è il costo dell'imposta U.T.I.F. sui kWh annui autoprodotti.
Il pay-back period calcolato deve essere nei limiti previsti dall'art. 5 comma 16 del D.P.R. 412/93 riferito agli impianti termici di nuova istallazione, nonchè per quelli sottoposti a ristrutturazione.

Analisi di redditività.
Costo dell'investimento, beneficio, annuo sui costi di esercizio, incremento nel tempo del costo dell'energia, tasso d'inflazione, tasso di sconto del denaro e vita economica dell'impianto sono i parametri principaìi per sviluppare l'analisi di redditività col metodo dei "flussi di cassa scontati", oppure col metodo più rapido del V.A.N., così calcolato: V.A.N.= Bn.a . x FATTORE ANNUALITA' - COSTO INVESTIMENTO
ove il fattore di annualità è tabellato in funzione degli anni di vita economica dell'impianto e del tasso reale di attualizzazione.
Collegamento con la rete pubblica e schema dell'impianto
Il collegamento del gruppo di cogenerazione in parallelo con la rete pubblica si effettua per ottenere i seguenti vantaggi:
1. Migliore qualità dell'energia prodotta per la maggiore stabilità deDa tensione e della frequenza e per la maggiore potenza di corto circuito della rete pubblica rispetto a quella del gruppo di autop rod uzi on e .
2. Maggiore stabillità di funzionamento del gruppo di autoproduzione con minori sollecitazioni meccaniche e termiche per il motore pnmo.
3. Modifiche trascurabili aD'impianto elettrico esistente dell'utenza e maggiore affidabilità per la presenza di due sorgenti di alimentazione.
Il collegamento alla rete pubblica è effettuato secondo le norme tecniche congiunte CEIENEL, CEI 11-20 ed ENEL DV 1603, ove viene specificato anche il tipo di protezione d'interfaccia richiesto a seconda della potenza e del tipo di generatore. Quando si manifesta un'interruzione dell'alimentazione ENEL, per qualsiasi motivo, la protezione d'interfaccia stacca rapidamente il sistema di autoproduzione dal parallelo sia per evitare d'inviare sulla rete ENEL apporti di energia dannosi, sia per evitare al gruppo di cogenerazione di subire le conseguenze dei guasti della rete pubblica e, soprattutto, per riprendere l'alimentazione di rete in condizioni ottimali di sincronizzazione, evitando così forti sollecitazioni alle macchine ed alI'impianto elettrico.

Caratteristiche costruttive
Anche se il gruppo deve essere realizzato dalla ditta produttrice secondo le norme tecniche di legge, è opportuno verificare almeno i seguenti aspetti costruttivi.
- Calcoli di verifica per la coppia massima al traferro della macchina elettrica e per il funzionamento del motore primo secondo le prescrizioni della norma CEI 1 1-20 capitolo 5 sez.3, così da sopportare eventuali sollecitazioni meccaniche derivanti dal parallelo con la rete pubblica.
- Verifica sulle dimensioni del generatore sincrono secondo le pre9clizioni della variante alla norma CEI 11-20, per le macchine che devono funzionare in isola, oppure isola/parallelo come nel nostro caso.
Sn>l,l (1/0,9) . h . Pm> Sa ove Sn= potenza nominale del generatore (KVA),
Pm = potenza all'asse del generatore (kW), h = rendimento generatore,
0,9= fattore di potenza convenzionale,
Sa = potenza apparente dei carichi alimentati in isola.
Il committente è tenuto a fornire lo schema dell'impianto d'utenza e dei dati elettrici caratteristici .
Quadro di comando e di controllo
Secondo le norme CEI 11-20 Cap. 4 Sez. 1. Tale quadro deve essere istallato in un locale separato ed in prossimità del gruppo di cogenerazione. Le Ditte costruttrici dei gruppi di cogenerazioni forniscono anche tale quadro che è essenziale per avere un'automazione efficiente del servizio, ed è bene verificare che nel quadro sia no previsti i seguenti apparati, insieme ad altri accessori.
- Dispositivi specifici di protezione e controllo del motore prima per salvaguardare la sicurezza del regolatore di velocità secondo per man tenere costante la frequenza.
- Protezioni elettriche del generatore sincrono secondo le prescrizioni delle norme CEI 1120.
- Protezioni d'interfaccia con la rete ENEL secondo le prescrizioni delle norme CEI 1120 ed ENEL DV 1603.
Sistema di sincronizzazione e risincronizzazione automatica per realizzare il parallelo automatico con la rete.
Regolazione automatica di scambio minimo con la rete.
Regolatore automatico della tensione dell'alternatore
Regolatore della potenza attiva tramite ripartitore di carico e modulatore di potenza. Regolatore di potenza reattiva e fattore di potenza.
Regolazione termica, con comando diretto dal PLC, della valvola a tre vie dello scambiatore di calore recupero.
Regolazione termica, comandata dal PLC, programmato opportunamente, con by-pass dello scambiatore termico e con avvio dei fumi di scarico direttamente al camino.
Contatore UTIF per la contabilizzazione energetica.
Controllore programmabile (PLC) a microprocessore che garantisce l'automazione nella gestione automatica dell'avviamento, dell'arresto e fuori servizio, dei blocchi di sicurezza, parallelo rete, funzionamento in isola per caduta rete, ripristino rete, coordinamento delle regolazioni e delle protezioni, regolazione e gestione della energia terrnica, regolazione e gestione dell'energia elettrica, misure di controllo e allarmi.
Considerata la complessità delle grandezze in gioco e la loro variabilità è indispensabile una programmazione accurata del PLC che realizzi insieme a tutti i dispositivi specific un'automazione completa ed affidabile.

Conclusioni
Da un'indagine ENEA del 1988 sulla situazione della cogenerazione nell'Europa Occidentale è risultato che 11talia è al terzo posto con una produzione di 13,7 TWh (13,2 TWh nell'industriale 0,5 nel civile) preceduta dalltOlanda con20,5 Twh (10+ 10,5)edalla Germania Occidentale con 44 TWh (30,5 + 13,5). Si vede quindi che nel settore civile italiano siamo agli inizi di uno sviluppo che certamente si farà sentire nei prossinli anni, considerato l'orientamento europeo e mondiale in tal senso, gli incentivi introdotti dalla legge n° 9 e n° 10 del 1991, il perfezionamento della tecnologia cogenerativa, la considerazione che in ltalia l'energia termica dístribuita a bassa temperatura (inferiore a 100°C) è circa la metà dell'intera produzione e che l'applicazione del teleriscaldamento è limitata a qualche zona geografìca.

Nicola De Nardi



Bibliografia
- A Luciano Silveri, Cogenerazione e gestione del calore in Italia, Milano, F. Angeli Editore
- Cispel, Produzione combinata di energia elettnca e calore, Milano, F. Angeli Editore -A. LucianoSilveri, literiscaldamento, Milano, F Angeli Editore
- AA.VV., Produtbvità dell'energia e innovazione nella piccola e media industria, Milano, F. Angeli Editore.
- A. Giorgio Cortellessa, La questione energetica e l'ltalia, Edizioni Associati
- Notiziario dell'Enea, Aprile-Giugno 1991. - Notiziario dell'Enea, Aprile-Giugno 1992 - Promozione tecnica Snam, La cogenerazione con metano.
- L'istallatore italiano, luglio 1988.
- Automazione, energia, informazione, ottobre 1993.
- Automazione, energia, informazione, marzo 1986.


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